martedì 17 gennaio 2017

"Il Coltello" di Noemi Gastaldi

Chiedo venia per l'assenza. Non mi dilungherò sulle scuse: ho problemi in famiglia, e la famiglia è più importante di tutto il resto. Ho anche preso una pausa dalla scrittura. Per il momento ho pronta per voi la recensione dello spinoff dedicato al mondo della trilogia "Oltre i Confini" di Noemi Gastaldi, "Il Coltello". Enjoy!

Sinossi

Due facce separate da un coltello, una sola essenza: la lama. E quella lama, quel filo intangibile, non è cosa da aversi. Non si può far altro che tentare di recepirlo nei dolorosi tagli che sa infliggere.


Ed ecco la mia recensione.

Ottimo. Uno spinoff del mondo "Oltre i Confini" davvero ben scritto, introspettivo e particolare. Il protagonista è Bruno, un viator incontrato da me nel primo e secondo volume dell'opera (purtroppo devo ancora leggere il terzo, ma lo farò presto), e apprezzato soprattutto nel secondo come antagonista. Bruno è un personaggio, appunto, particolare: molto intelligente e sveglio nella vita "reale", spento e assente quando si trova nel mondo oltre i confini. Questo dualismo, questa separazione delle personalità, come, per l'appunto, se fossero state separate da un coltello, è resa molto bene in questo racconto breve da Noemi Gastaldi, che con maestria ci ha offerto uno spezzone della vita "reale" di Bruno, tra negozio e università, prima di essere totalmente assorbito dalla vita oltre i confini. Complimenti all'autrice che è riuscita nell'ardua impresa senza tirare direttamente in ballo la sua identità di viator. Dopo aver letto questo e gli altri due romanzi, mi è venuto però spontaneo chiedermi se la sua vita reale, nel senso di vera, sia questa o l'altra da viator, in cui Bruno è davvero se stesso. Il racconto è leggibile senza aver letto la trama principale ma, per apprezzare davvero la maestria dell'autrice e le verità tra le righe, consiglio caldamente di leggere anche la trilogia.



Per oggi è tutto. Non so quando riuscirò a postare la recensione del romanzo "Le Ombre della Dea" di Manuele Velluti, perché non l'ho ancora terminato. Spero presto, ma sicuramente non prima che "si calmino le acque" per me e la mia famiglia. Mi rincresce, ma per il momento leggere è l'ultimo dei miei pensieri. Alla prossima.

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