Voto: 5
Molto Particolare. Ciò che più salta all'occhio di questo romanzo
è lo stile atipico e basato molto sulle sensazioni. Le descrizioni
sembrano quasi oniriche, si discostano dal concreto e tangibile e a
volte vanno interpretate, perché l'autrice non ti espone gli eventi come
se fossero una lista della spesa, te li fa gustare e te ne fa sentire
l'odore, ti fa sentire il dolore delle ferite come se fossi tu stesso a
riceverle. È anche vero che non tutti apprezzano uno stile così fuori
dai canoni, a volte ridotto all'essenziale per evidenziare ciò che in
quel momento deve attirare l'attenzione del lettore: l'autrice lascia
intendere che tutto il resto non conta, tranne ciò che lei vuole che il
lettore sappia, fino alla conclusione, in cui svela gli arcani tenuti
nascosti per tutto il romanzo. Non vi aspettate che vi venga svelata la
storia della vita della protagonista, che vi vengano raccontati vita,
morte e miracoli dei non-morti: saprete solo ciò che è necessario ai
fini del romanzo. E io trovo che sia perfetto così, perché il tipo di
stile e il genere gotico si sposano benissimo tra loro. In conclusione,
consiglio questo romanzo a chi non ha paura di uscire dagli schemi e
andare incontro all'ignoto. Straziami è come un buco nero, al di là del
quale si trovano originalità e sensazioni forti, a volte tanto atroci da
far male. Bisogna solo lasciarsi risucchiare dal vortice e viverlo
sulla propria pelle.
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