martedì 6 ottobre 2015

"La Croce" di Vera Q.

Anche questa settimana niente fantasy, in ordine cronologico di lettura vi spetta un bel noir di Vera Q.

La Croce


Sinossi

 Quando si segna l'ubicazione di un tesoro su una mappa si annota una X.
Ma se è il Destino ad assegnarla, il Cammino diventa l'Incognita.
Miruna è madre, consacrata alla prole.
Amelia è madre, consacrata alla prole.
E in qualche modo, entrambe sono dipendenti da una sostanza.
Una dal sangue, l'altra dall'eroina.
La prima, a capo di un clan di Notturne, vampire, predatrici della razza umana.
La seconda, dedita alla fuga dal suo mondo lisergico.

La croce racconta il tortuoso percorso di due creature ai margini e della loro caccia al bene più prezioso: la Vita.
Uno scritto morboso, violento. La ricerca di una virgola da mettere sulla propria esistenza, laddove, invece, c'è un definitivo ed inestirpabile punto.

Vera Q. è anche autrice di:
 
Life
Per quanto transitoria, mutevole ed imprevedibile,
chiamiamo "Vita" quell'insieme di momenti spesi nel tentare di
comprenderla. Miserevole o piena che sia, poco importa: paghiamo
costantemente un prezzo per ogni singolo respiro.
E questo, troppo spesso, ci distrae dal viverla.
Norman Sjöberg è un uomo soffocato dalla Vita che cerca di manipolare la propria esistenza architettando una spicciola rimonta.
Ma la Vita, a quanto pare, ha molta più inventiva di lui.

Life è un racconto efferato imperniato sulla definizione dell'Io.
L'utopia dell'affermazione, sogno ricorrente che, anche ad occhi aperti, può trasformarsi in incubo

La bestia
Un racconto di morte, nel quale i terrori e le cicatrici che hanno segnato la storia d'ascesa del genere umano diventano parte delle vicissitudini quotidiane.
Enrichetta è una persona felice.
L'arconte K., altrettanto.
Ciò che li accomuna è l'inesorabile legge dell'evoluzione. Precetto che vede un solo vincitore nell'eterna lotta per la sopravvivenza.

L'Altro
Manuel Vignola è un uomo assorto nell'esplorazione del proprio io.
Con lui, ad affrontare questa inconsueta catarsi, una moglie distratta, due gemelle peperine e "L'Altro": un consulente alquanto stravagante.

Io sono morto
Un thriller surreale, una commedia nera che inizia dalla fine.
PierPaolo Fabbris, imprenditore cinquantenne, muore stroncato da un infarto e scoprirà, a sue spese, quanto può essere complicata la vita dopo il trapasso.

2017 A.D.

Un thriller psicologico, irriverente, a tinte scure, ambientato in un futuro prossimo, datato 2017, tutt'altro che roseo, dove quattro vicini di casa condividono ben più del solo pianerottolo.

La scatola di cioccolatini di Silvia... (e di altre crudeltà)

Quattro romanzi brevi uniti dallo stesso filo conduttore e dalla medesima matrice: il degrado morale. Una raccolta noir condita da ironia, cinismo e sarcasmo.

 Link all'acquisto

L'ennesimo capolavoro

Seguo Vera Q. dal suo libro d'esordio, e sono rimasta affascinata dal suo stile, che amo. In questo libro, però, ho talvolta avuto la sensazione del "troppo": troppe parole arcaiche, al limite del vocabolario, troppe forme ricercate, laddove un'altrenanza di semplicità e arzigogolato avrebbe reso il testo un pizzico più fluido. Questo è il motivo per il quale, per me, il testo non arriva a un 5 pieno. Passiamo ai meriti, che sono molti di più dei difetti: Sembra una contraddizione ma, appunto, la ricercatezza dello stile è sublime (laddove non sfiora il "troppo"), come sempre. Non smetterò mai di dirlo, ma le trame di Vera Q. sono geniali: le parole graffiano, tagliano, si infilano nelle ferite e continuano a lacerare dall'interno. L'autrice offre ancora una volta uno spezzone di realtà disumana, dalla quale non c'è scampo. Non condivido l'idea che non ci sia redenzione per nessuno, ma devo ammettere che il più delle volte certe situazioni si risolvono proprio nei modi descritti, soprattutto per la risma di personaggi di cui si "occupa" Vera Q. Bisogna avere stomaci forti per digerire i finali di Vera ed espletarli poi con una riflessione obbligatoria, quando il dolore ha cessato di macerare, prima di dare un giudizio imparziale. Assolutamente da leggere.

Alla prossima settimana, con "La Grande Menzogna" di Antonella Sacco. Stay tuned!

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